
Non fatevi ingannare dalla inquietante locandina.
Di: Eduardo Sanchez
Con: Misty Rosas, Paul McCarthy-Boyington, Brad William Henke
“dal regista di Blair Witch Project“, recita la promettente copertina. Capita alle vole che si dica, di un film: il primo tempo\la prima mezz’ora\i primi venti minuti sono accettabili. In questo caso, sono accettabili forse i primi due minuti. Vedere questi alcolizzati del profondo sud degli USA andare a caccia di alieni nella foresta è quantomai divertente. Poi, il regista compie il delitto: un bel primo piano dell’alieno. E qui crolla il castello di carte. Ma per favore! L’aspetto dell’ extraterrestre è assai patetico, e quasi si riconosce un attore sotto il costumaccio. Anche la trama non è immediatamente comprensibile, e poche sono le cose svelate durante il film. Pare che un gruppo di amici sia stato rapito dagli alieni in tenera età, e che vada a caccia nelle foreste da allora per vendicare l’unico di loro che non tornò più a casa. La trama potrebbe anche essere avvincente. Ma, come spesso capita, le cose iniziano a farsi ridicole: l’alieno li uccide quasi tutti nei modi più vergognosi, e si scopre nei loro corpi una sorta di meccanismo di identificazione. Nulla di male, perbacco! Senonchè il meccanismo si dimostra poco diverso da una mini-bacchetta da rabdomante, impiantato negli intestini crassi dei protagonisti, intestini che avremo modo di vedere. Fortunatamente, aggiungiamo, perchè il filmetto è davvero noioso. Alla fine sopravvivono soltanto uno di loro e la sua inespressiva ragazza, ma non sappiamo quale sarà il loro destino.
La recitazione è approssimativa, i personaggi hanno lo spessore di un foglio di carta, e l’aura di mistero che si vuole innestare nello spettatore si trasforma ben presto in uno straziante sbadiglio continuo. Sanchez si riconferma regista per teen-ager; stupisce che il regista di un film di successo quale fu BWP utilizzi effetti speciali tanto farlocchi. Non ne aveva di migliori a disposizione? Il modo in cui i protagonisti muoiono uno dopo l’altro sarebbe di per sè abbastanza originale, se non si riconoscessero, negli intestini tenui e crassi mostrati con generosa abbondanza, vernici e gomma di infima qualità. Fa parte di quella schiera di film in cui non vi è un finale, e non ci è concesso di sapere se per problemi di budget o mancanza di idee. Ma, dopo tanta pietà, gliene siamo quasi grati.
Produzione: USA (2007)
Punto di forza: non perdetevi le armi dei protagonisti, e neppure le loro personalità tagliate con l’accetta.
Punto debole: è irrimediabilmente noioso.
Come trovarlo: dvd.
Da guardare: verrebbe da dire “mai”, ma può risultare interessante per i fanatici dei rapimenti alieni o per chi non abbia nulla di meglio da fare. Non è certamente da guardare con gli amici; non vi sono scene particolarmente esilaranti.

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